Written by Giampaolo Sforna

Medico competente a Roma

Med & Work offre un servizio di medico competente a Roma e provincia.

Spesso la denominazione adottata per fare riferimento a questo figura professionale è quella generica di “medico del lavoro”. In realtà la figura in questione è il medico competente, ovvero quel profilo che collabora con il datore di lavoro per effettuare la sorveglianza sanitaria e per monitorare nel migliore dei modi tutti gli aspetti che fanno riferimento al Testo Unico per la Sicurezza sul Lavoro, a cominciare dalla valutazione dei rischi. Chiaramente, il medico competente – oltre ad essere incaricato dal Datore di Lavoro – deve avere il titolo e i giusti requisiti professionali per svolgere questo ruolo, come evidenziato dall’articolo 38 del Testo Unico di cui sopra, noto anche come Decreto Legislativo 81/2008.

E’ proprio il Decreto Legislativo a stabilire quali sono i compiti di un medico competente, e come questi debba svolgerli. Sebbene il Testo Unico non chiarisca alla perfezione quando è necessario e indispensabile nominare un medico del lavoro, secondo l’autorità competente è sempre meglio che un’azienda nomini questa figura, anche perchè è molto difficile che all’interno di una fabbrica non ci sia almeno uno dei rischi per i quali è prevista la sorveglianza sanitaria, basti pensare alla comune movimentazione manuale dei carichi o all’esposizione a sostanze pericolose.

Ecco perchè la figura del medico competente è diventata di fondamentale importanza per salvaguardare la sicurezza dei lavoratori, garantendo al tempo stesso l’evoluzione dell’intero contesto industriale e lavorativo italiano. Se fino a qualche anno fa il medico competente si limitava a valutare il lavoratore soltanto da un punto di vista fisico-sanitario, negli ultimi tempi questa figura professionale ha aumentato le proprie capacità, risultando coinvolta fin dall’inizio in quello che è il processo di prevenzione all’interno delle aziende. Il medico competente sta trovando sempre più spazio anche a Roma, dove sono molte le aziende che se ne stanno dotando, consapevoli dell’importanza di garantire la sicurezza dei propri dipendenti a qualsiasi livello.

Prima di spiegare cosa fa nel dettaglio il medico competente, è bene soffermarsi sui requisiti necessari per svolgere questa professione nella maniera più corretta ed efficace. In generale, il medico competente è in possesso di almeno uno dei seguenti titoli o requisiti: specializzazione in Medicina del lavoro o in Medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica o, in alternativa, una specializzazione in Igiene e medicina preventiva o Medicina legale.

Non è raro che il medico competente sia docente di alcune discipline inerenti, come ad esempio Medicina del lavoro, Medicina preventiva dei lavoratori e psicotecnica, Tossicologia industriale, Igiene industriale, Fisiologia e igiene del lavoro e Clinica del lavoro. Un altro requisito è l’autorizzazione all’articolo 55 del decreto legislativo 15 agosto 1991, n. 277. Infine, con esclusivo riferimento al ruolo dei sanitari delle Forze Armate, compresa l’Arma dei carabinieri, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza, il medico competente deve svolgere l’attività di medico nel settore del lavoro da almeno quattro anni. Come chiaramente precisato dalla circolare interna del dicembre 2016, nell’Esercito è abilitato alla figura di medico competente qualsiasi ufficiale medico abbia maturato almeno 4 anni di servizio.

Quali sono, a questo punto, i compiti del medico del lavoro? Il medico competente sta diventando sempre più un consulente al fianco del lavoratore, arrivando a ricoprire un ruolo di supporto che va a toccare anche la sfera psicologica e sociale. Come precisato dall’articolo 25 del precedentemente citato D.lgs 81/08, il medico competente deve anzitutto collaborare con il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi. In merito a questo compito, è chiamato, ove necessario, alla programmazione della sorveglianza sanitaria, alla predisposizione dell’ attuazione delle misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica dei dipendenti, all’attività di formazione e informazione nei confronti dei lavoratori, per la parte di competenza, e alla organizzazione del servizio di primo soccorso, considerando i particolari tipi di lavorazione ed esposizione e le peculiari modalità organizzative del lavoro delle singole aziende.

Il medico competente si interesserà direttamente anche della programmazione della sorveglianza sanitaria, e dell’effettuazione della stessa. Come chiarito nell’articolo 25 del Testo Unico, il medico competente è anche quella figura che istituisce, aggiorna e custodisce, sotto la propria responsabilità, una cartella sanitaria e di rischio per ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria

Quando un’azienda presenta rischi che richiedono la sorveglianza sanitaria, il medico competente trasmette tutte le informazioni ai servizi competenti (ASL, Inail, la stessa Regione) entro il primo trimestre dell’anno successivo a quello in cui viene svolto il monitoraggio.