Written by Giampaolo Sforna

Corso RSPP online

Med & Work organizza corsi RSPP online.

Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, noto anche con l’acronimo RSPP, è una figura estremamente importante all’interno di un’azienda, che la normativa ha reso necessaria con il Decreto Legislativo 81/2008. Ma in cosa consiste, esattamente, questa mansione? In parole povere, l’RSPP è chiamato ad organizzare e gestire tutto il sistema che fa riferimento proprio alla prevenzione e alla protezione dai rischi per tutti i dipendenti che operano all’interno dell’azienda.

Come noto, le ditte e le imprese articolano il loro processo di produzione all’interno di luoghi come capannoni o magazzini che possono presentare diverse problematiche in termini di sicurezza. Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione, che viene nominato dal Datore di Lavoro, è chiamato proprio a rilevare i fattori di rischio, determinando nello specifico i rischi presenti ed elaborando un piano contenente le misure di sicurezza da applicare per la tutela dei lavoratori. Inoltre, l’RSPP sarà anche in grado di collaborare con il datore di lavoro nella elaborazione dei dati che riguardano la descrizione degli impianti, i rischi presenti negli ambienti di lavoro, la presenza delle misure preventive e protettive e le relazioni provenienti dal medico competente: tutti passaggi che consentono poi di stilare la valutazione dei rischi aziendali.

Proprio perchè si tratta di un ruolo importante e delicato, la scelta dell’RSPP deve ricadere su un soggetto che presenti capacità e requisiti adeguati alla natura dei rischi presenti sul luogo di lavoro: la figura in questione deve dimostrare di avere le responsabilità adeguate per svolgere il compito nel migliore dei modi. Lo stesso discorso vale per quelle figure che andranno a coadiuvarlo, ovvero gli Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione (ASPP) che, oltre alle caratteristiche necessarie per operare a dovere, devono essere sempre capaci di aiutare il responsabile nel coordinamento del servizio di prevenzione e protezione dei rischi.

Il Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione ha anche un altro compito molto importante, ovvero quello dell’addestramento del personale. A sua volta, l’RSPP deve essere adeguatamente formato per poter svolgere senza preoccupazioni questo ruolo. Abbiamo visto come si tratti di una figura che può anche risultare decisiva all’interno del processo produttivo di un’azienda: anche per questo, la normativa stabilisce che il soggetto deve aver frequentato dei corsi di formazione funzionali al ruolo da svolgere e deve essere in possesso di un attestato che dimostri di aver acquisito una specifica preparazione in materia di prevenzione e protezione dei rischi, ai sensi del comma 2, art 34 del D.Lgs n.81/2008.

I corsi sono in genere strutturati in tre moduli (A, B, e C) e sono previsti anche dei successivi corsi di aggiornamento. I corsi di formazione possono essere svolti in molti luoghi “fisici”, ma esiste anche la possibilità di seguirli online, o (come viene più comunemente detto) in modalità e-learning. La formazione a distanza consente infatti di creare un gruppo di studio virtuale, attraverso cui seguire seminari o partecipare a chat tematiche con la presenza di tutor con i quali interagire in modo diretto durante la formazione.

Tuttavia, va precisato che i corsi RSPP per professionisti o lavoratori che ricoprono tale ruolo, composti dai moduli sopra citati, devono essere obbligatoriamente svolti con lezioni frontali per ottenere la validità, mentre i corsi di aggiornamento possono essere seguiti anche in modalità e-learning. Discorso diverso per i corsi RSPP che riguardano invece il datore di lavoro, che può effettivamente svolgere il ruolo di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione: in questo caso il corso si compone di 4 moduli.

Il Modulo 1 è quello che fa riferimento a tutto ciò che concerne il normativo–giuridico, mentre il modulo 2 affronta le tematiche del gestionale. Il modulo 3 è tecnico, mentre il modulo 4 si struttura con la formazione. Per i moduli 1 e 2 l’Accordo Stato-Regioni 21 dicembre 2011 consente la modalità FAD, mentre per i moduli 3 e 4 è obbligatoria la formazione in aula.